Storia degli ebrei in Italia

Tempio Maggiore di Roma

La storia degli ebrei in Italia tratta della storia degli ebrei e delle Comunità Ebraiche in Italia, che ha inizio nell'evo antico con la presenza di ebrei sul territorio italiano sin dai tempi pre-cristiani dell'Impero romano, e che è continuata nei secoli nonostante periodi di persecuzione, razzismo ed espulsioni che l'hanno colpita fino al XX secolo. La stima del 2007 presentata dallo American Jewish Yearbook (2007) fornisce le seguenti cifre demografiche a riguardo della popolazione ebraica in Italia: su una popolazione italiana di sessanta milioni di abitanti, la comunità ebraica rappresenta lo 0,075% ca. con un totale di 45.000 ebrei ca.[1]

  1. ^ Le maggiori concentrazioni sono a Roma e Milano. Per questi dati, si vedano le statistiche del demografo Sergio Della Pergola, pubblicate su World Jewish Population Archiviato il 26 marzo 2009 in Internet Archive., American Jewish Committee, 2007. URL consultato 11/03/2013. I dati sono rilevati mediante stime provenienti dalle varie Comunità ebraiche italiane, che quindi registrano solitamente ebrei "osservanti" o che perlomeno notificano la propria sinagoga (o rabbino) in occasione di particolari cerimonie liturgiche (per es. il Brit milah o il Bar/Bat Mitzvah. Vengono di conseguenza escluse dalle stime quelle persone ebree (considerate tali in base all'Halakhah - si veda "Chi è ebreo?") che non frequentano sinagoghe, congregazioni, organizzazioni ebraiche, ecc., cioè "ebrei etnici", laici, non praticanti, atei/agnostici. Con l'aggiunta di questa parte di popolazione, la cifra demografica stimata si aggirerebbe sui 45.000 ebrei. Il conteggio non comprenderebbe i recenti arrivi di profughi ebrei dall'Europa orientale e dal Nord Africa.

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